25 Aprile: l'intervento del Vice Sindaco, Avv. Vincenzo Di Lorenzo

Questa mattina ho avuto l'onere e l'onore di sostituire il Sindaco, Avv. Antonio Luciani, nella cerimonia per la celebrazione del 25 Aprile e nell'occasione ho affidato ai presenti le seguenti brevi riflessioni:
"Penso che nel celebrare il 25 Aprile non si possa prescindere dal volgere il pensiero a quanto accade nel Mare Mediterraneo. E ciò per due distinte ragioni. La prima: vi è un evidente nesso temporale con quanto successo solo una settimana fa allorché, nella notte tra sabato e domenica, sono morti settecento o ottocento migranti nel corso del tragico naufragio della imbarcazione che li trasportava verso le coste italiane e, comunque, perché il fenomeno migratorio è ancora in corso e secondo fonti attendibili determinerà, nel prossimo futuro, un ulteriore flusso prudentemente stimato in un milione di persone. La seconda: vi è la sostanziale identità delle aspirazioni che oggi muovono i migranti con quelle che, a suo tempo, hanno spinto il popolo italiano a combattere: la libertà. Non vi è dubbio, invero, sul fatto che la motivazione che sorregge tante povere persone nell'indescrivibile odissea che li accompagna lungo l'impervio tragitto che li porta verso l'Italia e l'Europa, sia da individuare non nella volontà di sovvertire l'ordine locale (come qualcuno vuole farci credere) bensì nella disperata ma comprensibile ricerca della libertà". 

"Se così è, dunque, l'unica soluzione possibile non è quella di affondare le navi dei scafisti o di dichiarare guerra ai scafisti; queste misure, ammesso che siano compatibili con l'ordinamento internazionale, potrebbero servire a fermare gli sbarchi con l'unico risultato di interrompere il cammino di speranza dei migranti, non certo a risolvere il problema. L'unica soluzione possibile, al contrario, è quella di creare un corridoio umanitario che parta dalle coste africane e percorra, virtualmente, cominciando dall'Italia, tutta l'Europa, così permettendo un regolare e controllato ingresso dei migranti finalizzato a garantire, agli ospitanti e a chi arriva, una vita libera e dignitosa come previsto dalla nostra Costituzione". 

"Questo è il senso del 25 Aprile: la libertà. La libertà che, ovviamente, non è e non può essere solo la liberazione dal regime nazi-fascista (risultato peraltro che è stato ed è irrinunciabile), ma che si manifesta sotto molteplici forme tra le quali mi preme ricordare: una Giustizia che garantisca i diritti dei cittadini in generale e degli imputati nel processo penale in particolare, ma che allo stesso tempo assicuri la certezza della pena; una Pubblica Amministrazione che isoli i corrotti ed assuma provvedimenti giusti e nell'esclusivo interesse collettivo con garanzia di efficacia ed efficienza; un rapporto lavoratori/datori di lavoro che sia caratterizzato da diritti crescenti (che per definizione presuppongono l'attualità del rapporto) e non da mere tutele economiche crescenti (che per definizione presuppongo l'avvenuta risoluzione del rapporto); un fisco equo ma inflessibile con gli evasori; un servizio sanitario che funzioni e che distribuisca il servizio sul territorio, gratuitamente, senza necessità di creare ospedali in ogni paese, destinati a diventare mere cattedrali nel deserto, con sperpero di risorse umane ed economico; un sistema di assistenza sociale che garantisca alle parti più deboli e disagiate un concreto sostegno, senza che nessuno rimanga isolato e ai margini della comunità nella quale vive; una scuola che garantisca un buon livello di insegnamento e che restituisca agli insegnanti la dignità ed il decoro che meritano, superando il sistema di precariato diffuso oggi esistente". 

"Tutto questo e tanto altro è la libertà che oggi, ancora una volta, vogliamo celebrare ringraziando coloro che anche a costo della vita hanno lottato per garantircela. Evviva il 25 Aprile. Evviva la libertà".

Avv. Vincenzo Di Lorenzo
Vice Sindaco
Comune Francavilla al Mare

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