L'ICP è un'imposta dovuta: non si tratta di vessazioni ma di rispettare le regole


La voce che l’Imposta Comunale sulla Pubblicità, ICP, non è dovuta, è infondata e ingannevole. La legge che prevede il pagamento dell’ICP - il D. Lgs. 507 del 1993 - in vigore da venti anni, non è mai stata abolita, tant’è che più di 200 esercizi la pagano normalmente da sempre. E’ prevista l’esenzione dal pagamento dell’imposta per le insegne pubblicitarie fino a 5 metri quadrati di superficie che contengono esclusivamente la denominazione dell’attività. Al contrario, se all’interno dell’insegna pubblicitaria sono riportati anche altri marchi, oltre ovviamente alla semplice denominazione dell’attività, l’imposta è dovuta anche per quelle insegne che non superano i 5 metri quadrati.
Prima di richiedere il pagamento dell’imposta, la Risco ha informato la cittadinanza sull’imminente censimento con manifesti affissi su tutto il territorio comunale e pubblicazione dell'avviso sul proprio portale Internet e, successivamente, ha provveduto ad eseguire un’attenta e puntuale ricognizione su tutto il territorio comunale, anche attraverso reportage fotografici, per poi verificare coloro che pagano l’imposta e coloro, invece, ai quali richiedere il pagamento perché inadempienti: questi ultimi sono circa il 50 per cento del totale.
Non si tratta in alcun modo di vessazioni, come non si tratta in alcun modo di richiedere imposte non dovute: la nostra Amministrazione sta semplicemente riportando alla normalità una situazione di totale confusione. Quella confusione che spesso e volentieri abbiamo trovato in Comune sin dal nostro insediamento. Non è giusto, infatti, che ci siano esercizi commerciali che da sempre versano l’imposta e altri, invece, no.
Inoltre, la Risco sta provvedendo a inserire all’interno del proprio portale Internet (www.riscosrl.it) tutte le informazioni necessarie e la possibilità di inoltrare domande legate all’Icp e tutti coloro che hanno necessità di richiedere ulteriori chiarimenti e/o verifiche possono recarsi presso la sede della Risco in Piazza della Rinascita.
Il punto è che la tassazione che contribuisce a far quadrare il bilancio è composta da una serie di imposte e quando una di queste non viene pagata, o viene evasa, si determina automaticamente l’aumento delle altre. L’imposta sulla pubblicità si paga da sempre in tutti i Comuni: non è dunque una vessazione che questo accada anche a Francavilla. Le tariffe applicate di volta in volta per i servizi comunali potrebbero essere anche più basse, e sarebbero potute essere più basse, se in questi anni tutti avessero rispettato le regole. Rispettare le regole è un’opportunità: conviene sempre.
Si informa, infine, che la Risco sta provvedendo a censire i passi carrabili e le occupazioni di suolo pubblico: pertanto, si invitano coloro che devono regolarizzare le proprie posizioni a recarsi presso gli stessi uffici Risco onde evitare di incorrere in sanzioni.

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