Il TAR riconosce la piena legittimità delle delibere del Comune di Francavilla sul "decreto sviluppo"
Rigettato il ricorso che la società
Pescara Project ha presentato per
l'annullamento del provvedimento n. 34624 del 5 novembre 2012 con il quale il
Comune di Francavilla al Mare ha proceduto al diniego di rilascio del permesso a
costruire relativamente al cambio di
destinazione d'uso da ricettivo a residenziale dell'ex Hotel Royal, nei pressi
di Piazza Modesto della Porta.
Al riguardo il TAR Abruzzo ha statuito: “l'art. 5, comma 9,
del D.L. n. 70/2011 nel prevedere la razionalizzazione del patrimonio edilizio
esistente e l'agevolazione della riqualificazione delle aree urbane degradate
[…] lascia alla Regione l'emanazione di specifiche leggi ... ma è compito dei Comuni in base a specifiche valutazioni o ragioni di carattere
urbanistico, edilizio paesaggistico, ambientale, nonché in relazione alle
caratteristiche proprie di ogni singola zona e al loro diverso grado di
saturazione edilizia e delle previsioni urbanistiche, di potersi avvalere delle
misure previste incentivanti su tutto o parte del territorio comunale”.
Il Comune di
Francavilla al Mare "in maniera ragionevole e del tutto legale", spiega ancora
il Tribunale Amministrativo Regionale “esercitando tale facoltà normativa ha,
dopo una compiuta analisi del territorio, deliberato di evitare aumenti di
volumetrie sulla fascia costiera”.
Dunque
“l'esclusione di tale zona comunale dall'ambito della possibilità di mutare la
destinazione d'uso in residenziale risulta del tutto coerente con la legge
nazionale, recepita dalla Regione Abruzzo”.
Tale sentenza dà
pienamente vigore all'azione della macchina della nostra Amministrazione, volta
alla riqualificazione del territorio comunale e alla difesa dell'ambiente e
della vocazione turistico-ricettiva di Francavilla attraverso una politica che
mira ad evitare ulteriori cementificazioni sul nostro territorio, in tal senso
già completamente saturo.
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