Richiesta dello stato di calamità naturale
Richiesta dello stato di calamità
naturale per i danni provocati dalle piogge torrenziali del 1° e 2 dicembre
scorsi. E’ quanto stabilito dall’Amministrazione Comunale con delibera di
Giunta approvata ieri - giovedì 5 dicembre scorso.
“Dalla nottata del 1° dicembre e fino al
2 dicembre – fa presente il Sindaco, Antonio Luciani – un violentissimo
nubifragio a carattere torrenziale si è abbattuto sul territorio della nostra
città provocando ingenti danni in molte zone e causando, nel contempo,
smottamenti, frane, crolli di strade, allagamenti del patrimonio pubblico e di
abitazioni, scantinati, e negozi di privati nonché stato di allarme e pericolo
per la pubblica incolumità”.
“Le zone più colpite – ricorda il primo
cittadino – sono state contrada Pretaro, Villanesi, Piane, Caprini,
Fontechiaro, Coderuto, Valle Anzuca, Via Teodorico Marino, Via F.P. Tosti, Via
dei Frentani, il Foro dove, in alcuni punti, è esondato il fiume, diverse
strade situate immediatamente a nord del fiume Alento (il cui livello delle
acque, peraltro, si era incrementato pericolosamente) – tra le quali Viale Gran
Sasso, Via Vergini delle Rocce, Via delle Napee, Via della Rinascita, Via delle
Driadi e Via Figlia di Jorio. Inoltre, ingenti quantitativi di fango sono
precipitati a valle, investendo numerosi tratti di strade pubbliche e private,
causando il temporaneo isolamento di numerose abitazioni e il grave
danneggiamento del canile comunale, tale da renderlo inagibile”.
“Già dalle prime ore del 1° dicembre –
sottolinea il Sindaco Luciani – l’Amministrazione si è attivata, in
collaborazione con la Protezione Civile, la Croce Rossa, i Vigili del Fuoco, la
Polizia Municipale, la Cosvega mettendo in atto gli interventi necessari per
riattivare la funzionalità delle strutture pubbliche, dei sottopassi, della
pubblica illuminazione e di alcuni tratti di strade cittadine collinari,
investite da frane e smottamenti, predisponendo anche l’impiego di mezzi auto
spurgo per far fronte agli allagamenti e di altri mezzi meccanici per la
rimozione dell’ingentissima quantità di fango”.
“Abbiamo subito attivato il
Coordinamento operativo comunale per far fronte al meglio all’emergenza e ci
siamo adoperati per evacuare alcuni nuclei familiari dalle abitazioni rese
impraticabili, trovando loro sistemazione in diverse strutture ricettive della
nostra città”.
“Dunque – ribadisce il Sindaco – abbiamo
deciso di richiedere agli organi competenti lo stato di calamità naturale e, in
particolare, il riconoscimento dei danni subiti al patrimonio pubblico e a
quello privato, per il ripristino delle condizioni di praticabilità. Inoltre –
conclude il primo cittadino – chiederemo al Prefetto di Chieti la convocazione
urgente di un tavolo di concertazione tra tutti i Sindaci colpiti da
allagamenti, smottamenti e frane, la Provincia di Chieti e la Regione Abruzzo
per fronteggiare gli enormi danni subiti dagli edifici pubblici, dalle
abitazioni private, dai negozi, dalle attività artigianali e industriali, con
il coordinamento dei Piani di emergenza comunali di Protezione Civile”.
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