Merito e meritocrazia o politica delle poltrone?
Le domande da porsi sono: la Giunta funziona? I tre Assessori stanno svolgendo il proprio ruolo in maniera adeguata? Rappresentano gli ideali riformatori del Partito democratico? E’ troppo tempo che a Francavilla si discute di persone e di prescelti. Non sarebbe più giusto affermare che, poiché i tre non sono nelle grazie dell’attuale segretario del circolo cittadino del Pd, cioè non sono stati designati da lui, non devono svolgere alcun ruolo?
Il Partito
democratico è, dunque, rappresentato in Giunta dai tre Assessori che ogni giorno
svolgono un ottimo lavoro e che sono anche disposti a rimettere le proprie
deleghe nelle mani del Sindaco qualora il Partito sia finalmente disposto ad
entrare nel merito delle questioni e a stabilire, senza preconcetti, un criterio
di meritocrazia che tenga conto delle attitudini, della disponibilità, del tempo
e dei risultati ottenuti.
Nelle
ultime elezioni comunali, il Partito democratico ha riportato un consenso esiguo
– 11,75% - che deve necessariamente crescere grazie alla disponibilità di coloro
che vivono da tempo il Partito stesso e all’entusiasmo di altri che ne vogliono
far parte. Le competizioni non sono un’offesa ma sono un confronto: tra Bersani
e Renzi scelsi Bersani perché la proposta di Renzi aveva bisogno di essere più
completa, più matura. Ora, tra Cuperlo e Renzi scelgo Renzi perché penso che la
chiusura non sia una proposta seria per l’Italia. Le cose devono cambiare perché
così non vanno e il metodo di scelta dei Partiti ha spesso provocato disastri e
danni a livello economico e di immagine, riconducendo i cittadini a pensare che,
in fondo, siamo tutti uguali.
Commenti
Posta un commento