I saggi accolti dalla protesta: l'Italia non ha bisogno di riforme?
I saggi per le riforme costituzionali sono stati accolti a Francavilla al Mare dalla protesta di alcuni gruppi tra i quali il Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista.
Premesso che la protesta, se esercitata in modo civile come in questo caso, è atto di democrazia e quindi lecita ed ammissibile, nella circostanza non la capisco proprio.
I 35 professori universitari stanno svolgendo il loro incarico in modo del tutto gratuito e lo porteranno a termine consegnando all'esecutivo una relazione tecnica che ovviamente dovrà essere poi discussa nella Camera dei Deputati ed in Senato.
L'art. 138 della nostra Costituzione così recita: "Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti".
Mi sembra che si stia protestando "prima del tempo" ossia senza conoscere né quello che i saggi diranno né se le riforme verranno o meno adottate.
Io protesterei per il motivo opposto: LE RIFORME DOVEVANO ESSERE FATTE DA ALMENO 10 ANNI E NESSUNO SE NE E' SERIAMENTE PREOCCUPATO!!
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