Green economy e nuovi modelli di sviluppo
28-06-2013 - Museo Michetti (Sala delle Tele )- Piazza San Domenico - Francavilla al Mare
Green economy e nuovi modelli di sviluppo - più semplicemente economia ecologica ed ecosostenibile che, oltre ai benefici ottenuti da un certo regime di produzione (come l’aumento del Prodotto interno lordo), tiene conto anche dell’impatto ambientale e dei potenziali danni creati dall’intero ciclo di trasformazione. E’ il tema della tavola rotonda che si terrà venerdì 28 giugno 2013, a partire dalle ore 15:30, presso la Sala delle Tele del Museo Michetti di piazza San Domenico, organizzata dalla LEFA – Legale & Fiscal Association, presieduta dall’Avvocato Paolo Patrizio.
Al convegno parteciperanno i Magnifici Rettori delle Università de L’Aquila, di Chieti-Pescara e Teramo, rispettivamente Ferdinando Di Orio, Carmine Di Ilio e Luciano D’Amico, che, a partire dalle ore 16:15, tratteranno le tematiche riguardanti il rapporto tra Università e sviluppo sostenibile: gli atenei, infatti, sono impegnati nell’innovazione, nella riqualificazione dell’esistente e nella formazione di nuove professionalità richieste di concerto con le comunità locali che, di fatto, sono i laboratori più capaci di comportamenti innovativi, basati sulla responsabilità, la creatività e lo spirito di iniziativa. Occorre, perciò, rilanciare lo sviluppo sostenibile locale, valorizzando le iniziative delle città e dei territori, mobilitando saperi e competenze e coinvolgendo in modo attivo le imprese. Dalle ore 17:15, poi, si tratterà di modelli di sviluppo emergenti: Francesco Rutelli (Presidente della Fondazione ‘Centro per un futuro sostenibile’) relazionerà su ‘Green economy: vera opportunità di sviluppo per il territorio e l’Italia; Francesco Vegliò, dell’Università de L’Aquila, tratterà il tema legato alla ‘Urban mining’; Maria Cristina Forlani, dell’Università di Chieti-Pescara, analizzerà le tematiche relative a ‘Progettazione ambientale: dall’edificio al territorio’; Manuel De Nicola, dell’Università di Teramo, infine, parlerà di ‘Strategie green nella gestione e nella comunicazione’. La green economy include la generazione di energia verde basata sull’energia rinnovabile come sostituto per i combustibili fossili e il risparmio energetico grazie all’efficienza energetica stessa. Essa si considera in grado sia di creare ‘lavori verdi’ che di assicurare una crescita economica reale, sostenibile, prevenendo problematiche ambientali quali l’inquinamento, il riscaldamento globale, l’esaurimento delle risorse (minerarie ed idriche), e il degrado. Lo sviluppo sostenibile, infatti, non è una delle scelte possibili, ma è l’unico modello attuabile nei prossimi venti anni. Lo confermano la Direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso di energia da fonti rinnovabili (20% dei consumi finali lordi europei costituito da rinnovabili) e il recente Piano di sviluppo nazionale cinese, che ha ribadito l’impegno della nazione nella lotta ai cambiamenti climatici. E, proprio partendo da vincoli e obiettivi in materia di politiche energetiche e di protezione ambientale, il nostro Paese può ritrovare un nuovo vigore economico, industriale e tecnologico: si stima, infatti, che il settore possa creare fino a un milione di posti di lavoro nei prossimi cinque anni.
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