Trame di Palazzo
Apprendo
dagli organi di stampa che il consigliere di minoranza Di
Renzo,
per dimostrare il suo attivismo e ribadire la sua mania di
protagonismo, rilascia dichiarazioni incoerenti e delatorie nei
confronti di suoi colleghi consiglieri che, secondo lui, non possono
godere delle sue stesse prerogative.
Se
lui sceglie di votare sistematicamente con Angelucci
lo fa per motivi che noi poveri mortali non possiamo capire e non
tradisce nessuno, per carità, ma lo fa ispirato a grandi
ideali, caratteristica che gli consente di puntare il dito contro
tutti, di giudicare tutti dall'alto della sua competenza politica.
Io
sono contento di leggerlo perchè ad ogni sua esternazione
raccolgo la reazione degli altri consiglieri comunali e dei vertici
del Partito Democratico che da subito, il giorno dopo il suo voto
contro insieme a La
Barba
nel famoso consiglio comunale nel quale mi dimisi, decisero di dargli
il benservito assai delusi per avere perso mesi a discutere,
confidando nella sua buona fede, per dissipare i suoi dubbi strumentali.
Fa
tutto da solo, un vero fenomeno, perchè riesce a mettere tutti
d'accordo, da Di
Quinzio che
lo licenziò ben presto nel silenzio del Pd, fino
all'amministrazione da me guidata che ha visto i vertici tutti
concordi nella decisione da prendere.
Impartisce
lezioni, giudica dall'alto delle sue astensioni, scende a patti con
la destra e poi mi accusa di caricarmi le opposizioni.
Il
solito copione delle bugie, della mistificazione della realtà
che sfocia nel complottismo, nella fatidica raccolta delle firme per
rimandarmi a casa, così come è accaduto a Sandro
Bruno
e Nicolino
Di Quinzio,
sindaci di specchiata moralità che non sono riusciti a finire
il proprio mandato vittime di questo infinito gioco al massacro.
Io
continuo a lavorare per la città e non mi faccio spaventare da
queste manovre di palazzo.
Ringrazio
coloro che hanno condiviso il progetto Francavilla, in primis PD, IDV
e FUTURA, e tutti quelli che vorranno farlo in futuro.
Ringrazio
anche i miei avversari candidati sindaci che fanno un'opposizione
anche dura ma di contenuto e non di vanagloria come quella della
coppia Di
Renzo
e Angelucci.
Fiumi
di parole su tutto e tutti per nascondere la verità. Ma non
fermeranno il cambiamento, di questo sono sicuro, e sono altrettanto
sicuro che io mi ricandiderò a Sindaco, qualora le strategie
dei soliti avessero la meglio, sperando che tutti coloro che si
vantano di avere la città dalla loro facciano altrettanto.
Racconterò
a viso aperto tutto quello che è stato fatto in questi mesi e
quello che ci accingiamo a fare.
Il
programma e le sue modifiche in corso d'opera verranno discussi nei
quartieri, nelle contrade e nelle case dei francavillesi, dove
renderò conto dei due anni di amministrazione che stiamo per
compiere.
Avrò
così occasione di ascoltare e di ricevere lamentele o
apprezzamenti anche dagli altri 19mila cittadini, perchè il
sentimento della città non è piu di proprietà
dei soliti noti.
Si
i soliti, gli attori degli ultimi vent'anni uniti da un obiettivo
comune: fermarci.
Proprio
loro: i “famosi”, i “vorrei-ma-non-posso”, i
“quando-c'ero-io”, i “duri-e-puri”, i “so-tutto-io”, gli
“ex qualcosa”, i “no-a-prescindere”, gli “eterni”.
Francavilla
cambia davvero.
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