Lettera aperta alla città
SENTO il bisogno di chiarire alcune questioni con i cittadini di
Francavilla, invitandoli ad osservare ciò che sta accadendo in questi giorni. Ho
sbagliato, lo ammetto, tutto ciò è accaduto perché tendenzialmente confido
sempre nella buona fede e nell’onestà intellettuale degli interlocutori. Si sono
svolti tantissimi incontri e sopralluoghi sull’argomento tigli, oltre ad aver
interpellato agronomi di vivai importanti della zona per avere più di
un’opinione sull’argomento. Si è pensato perfino di estirparli per ripiantarli
al Parco Arenazze ma la diffusione selvaggia delle radici avrebbe distrutto i
sottoservizi. Così come la diffusione selvaggia delle radici ha reso
impraticabili i marciapiedi di viale Nettuno, creato ingenti danni al patrimonio
pubblico e privato e costretto il Comune ad affrontare decine e decine di
richieste di risarcimento danni.
Ho sbagliato, ripeto, perché avrei dovuto presentare, in un incontro
pubblico, il progetto alla città e non far veicolare il progetto stesso al
Comitato con il quale ho avuto molti incontri e che ora si assurge al ruolo di
portavoce della città. L’idea del Comitato rappresenta l’idea di alcuni
cittadini, non della città. Non c’è alcun cittadino che vale più di un altro
cittadino solo perché urla di più o perché accusa, offende, millanta.
Sono stato accusato di alzare muri, inquinare pozzi, creare divisioni e
tanto altro dalle solite persone che si definiscono movimento civico e che in
questi giorni mi hanno definito “buffone”, “pagliaccio”, “bugiardo”,
“assassino”, “superficiale”, “bullo”. Mi hanno perfino definito “vigliacco”
raccontando di non recarmi in viale Nettuno per paura. Ho ricevuto una
cinquantina di e-mail quasi tutte con lo stesso testo e invece
raccontano che mi hanno subissato di e-mail. Se un cittadino sostiene
la mia azione amministrativa o è un mio amico o un lacchè solo perché ha un’idea
diversa dal Comitato. Se un consigliere regionale sostiene l’autonomia
decisionale del Comune viene definito incursore mentre coloro che hanno fatto la
sfilato demagogica davanti al tavolino sono profondamente ecologisti. Se provo,
in qualche modo, a difendere le mie posizioni sono affetto da delirio di
onnipotenza mentre se un Comitato crede di rappresentare la città è
assolutamente obiettivo. Mai tanto odio, mai tanta denigrazione, in passato,
verso chi ha portato avanti la cosiddetta “Francavillizzazione”, dando il via
libera ad opere che hanno completamente deturpato la nostra città.
La stragrande maggioranza dei cittadini ci incoraggia a non mollare. A
non cedere a questo modo di agire, perché Francavilla si è spenta lentamente per
la ricerca del consenso a tutti i costi di chi l’ha governata in precedenza e
non ha voluto assumere decisioni complicate come questa. E’ facile ostruire,
osteggiare, fermare le cose e non suggerire soluzioni. Soluzioni reali e
fattibili. Non posso assumermi dinanzi alla città la responsabilità di un’opera
pubblica che tra tre anni risulterebbe di nuovo rovinata. Inoltre, quando si
amministra bisogna prendersi delle responsabilità per il presente e per il
futuro perché esiste la memoria delle cose e noi cercheremo di fare il meglio
per Francavilla. Noi non saremo coloro che creeranno i problemi pensando poi di
risolverli in futuro, facendo parte di un Comitato.
La nostra è una democrazia rappresentativa che tiene conto delle
opinioni di tutti anche dei moltissimi che la esprimono sommessamente per non
essere insultati. Chi rappresenta la maggioranza dei cittadini, votato con le
regole democratiche, assume le decisioni ponendosi poi al giudizio dei cittadini
al tempo debito. Sarebbe semplice fare il braccio di ferro dei numeri visto che
anche sul progetto Sirena ieri si è tenuta un’assemblea alla quale ho
partecipato ed erano presenti una cinquantina di persone.
Io continuerò a lavorare in coscienza, insieme alla Giunta che opera
ogni giorno al mio fianco, insieme ai consiglieri comunali che sostengono scelte
difficili per ricondurre il nostro Comune al livello che merita. Rispetterò
sempre tutti i cittadini ma non ritengo chi urla di più portatore della verità
assoluta. In futuro, qualsiasi progetto importante che riguardi la città verrà
presentato in assemblea pubblica, evitando così che altri siano portavoce non
veritieri delle fasi di studio ed attuazione dei progetti stessi.
Amministrare non è scontro tra tifoserie o bullismo ma fare il meglio
per la città.
Vi ringrazio, Francavilla cambia davvero.
Il progetto del nuovo Viale Nettuno può essere visionato sulla facciata
di Palazzo Sirena.
Antonio Luciani
signor sindaco come dice sempre lei, fatti non parole!per favore può rendere pubblici i nomi degli esperti e degli agronomi da lei consultati per la realizzazione del progetto di viale nettuno? perchè lasciare a quelli del comitato la possibilità di dare adito ad ulteriori insinuazioni sulla sua persona e sulla sua attività di amministratore? non credo che lei abbia nulla da temere da un confronto aperto su delle mere questioni tecniche.
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