Comunicato stampa
FRANCAVILLA AL MARE – “In Italia, i comitati hanno svolto una funzione
importante per temi di grande interesse generale, quali l’acqua pubblica ad
esempio, inducendo le istituzioni a tener conto del sentimento dei cittadini.
Purtroppo anche in questo caso, salva tigli appunto, è avvenuta la
Francavillizzazione, ossia una versione tutta nostrana di un
comitato che sarebbe più corretto definire comitato Scialuppa. Non parliamo
ovviamente dei cittadini, degli attivisti e dei giovani ecologisti che
rivendicano una loro idea sul problema irrisolto dei tigli di viale Nettuno,
vittime inconsapevoli di personaggi in cerca di consenso, ma degli ispiratori,
dei ‘conducenti’ che lo hanno trascinato nella demagogia più becera e
offensiva”. Lo dichiara, in una nota, l’Amministrazione Comunale di Francavilla
al Mare.
“Con queste povere piante ignare, sistemate all’epoca in modo
assolutamente inopportuno, motivo che ora ci costringe ad abbatterle – continua
la nota -, politici del passato, del presente e dell’incerto futuro hanno
costruito una scialuppa di salvataggio, navigando nel mare delle menzogne, del
pressappochismo e del populismo per cercare di approdare alla certificazione
dell’esistenza in vita, politica s’intende, o magari per la rielezione in
istituzioni importanti. Proprio come succede a Roma in questi giorni, si pensa
alla visibilità e alla sopravvivenza politica personale. Alcuni di coloro che
manifestano al fianco del Comitato ‘Salva alberi’, sono stati artefici degli
ultimi lavori eseguiti sui marciapiedi: ed ora, incredibilmente, protestano al
fianco del Comitato”.
“Uno con una mano regge il cartello vergogna e con l’altra ha votato il
Resort. Un altro, lo stratega ambientalista, ha governato in passato non
riuscendo a concretizzare azioni di governo che si ricordino. L’altro, il più
grande collezionista di astensioni, colui che evita di prendere decisioni
difficili e impopolari cerca di rilanciarsi in vista di futuri scenari politici.
I cittadini sono altra cosa e hanno diritto a far sentire la propria voce così
come noi abbiamo il dovere di ascoltare tutti salvo poi assumere le decisioni
che riteniamo, in coscienza, essere le migliori. I politici ‘manifestatori’, al
contrario, dovrebbero proporre soluzioni fattibili e magari finanziate con
delibera nel caso in cui si parli di mozioni approvate dal Consiglio
regionale. La Scialuppa di Tigli ritiene di rappresentare la città”.
“Noi, cercando di fare tutto il possibile tutti i giorni – prosegue la
nota -, riteniamo di avere un grande sostegno da parte dei cittadini che ci
incoraggiano ad andare avanti e realizzare il programma per il quale ci hanno
scelto per amministrare la città. Non è una prova di forza, dunque, ma la
necessità di assumere le decisioni che nessuno ha voluto prendere in passato in
nome della conservazione del consenso. Il porto o il resort non ebbero
l’approvazione dei cittadini. Ancora oggi coloro che allora
decisero queste opere controverse le rivendicano come scelte giuste. Si potrebbe
parlare anche del palazzo Sirena, progettato male e adoperato peggio. Ora c’è un
comitato anche per questo composto anche da chi non ha saputo cosa farsene della
Sirena per anni. Le regole democratiche hanno lasciato che i cittadini
scegliessero le Amministrazioni comunali che si sono succedute e che hanno
operato secondo la loro coscienza. Sono loro a giudicare di volta in
volta”.
“Quasi due anni fa – conclude la nota dell’Amministrazione Comunale -
hanno deciso che dovessimo essere noi a guidare la città e decideranno a fine
mandato se saremo stati all’altezza del compito. E’ facile bloccare,
interrompere, ostruire. Ma noi continuiamo a lavorare con rinnovato impegno, con
il senso di responsabilità che il momento di grande difficoltà ci
impone”.
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